Caerano – Un bio-pub innovativo, alla ricerca della stagionalità, del biologico e della territorialità, Domani apre i battenti Hops a Caerano di San Marco, il pub che prende il posto del famoso Bistro 73, il cui titolare si è trasferito assieme allo zio in un altro locale a San Vito di Altivole. «Nicola Bresolin, il gestore di questa precedente realtà durata quasi sette anni, aveva preparato il terreno offrendo prodotti che rispettassero le stagioni. Noi abbiamo aggiunto il fattore biologico, naturale e abbiamo rincarato la dose usando il più possibile prodotti del territorio, di Maser, di Caerano, di Montebelluna e paesi limitrofi» racconta il nuovo proprietario Valerio Sartori.
L’obiettivo
“La nostra missione è quella di portare sulle tavole un cibo salutare rispettando le stagioni, prediligendo i prodotti locali e valorizzando le realtà biologiche”.
Monia e Valerio sono partiti da Paese, zona in cui gestivano il precedente pub. Non è stato semplice, specialmente in un momento complicato come quello che funstato dal Covid, lasciare ogni certezza e tuffarsi in una nuova avventura. Ma sentivano il bisogno di immergersi in qualcosa di nuovo. E così, nonostante a Paese il locale funzionasse, hanno deciso di trasferirsi seguendo un bisogno di novità.
Come muoversi
“I nostri fornitori sono piccoli contadini locali che lavorano in maniera naturale e biologica, per esempio l’azienda agricola Supergiù di Maser. Ci sono molti rischi, come quello delle gelate, che significherebbe non riuscire a recuperare le materie prime. Per questo dobbiamo avere più referenti e più fonti – aggiunge Valerio – La soddisfazione di portare sulla tavola dei clienti un cibo sano, naturale e del territorio ripaga tutti i sacrifici fatti”. Hops, oltre ad aver ereditato la gestione di Bistro 73, nasce in un posto storico per Caerano, il luogo della trattoria al Cristo che conta più di 60 anni di gestioni. Un cambiamento, quello di Valerio e Monia, che ha portato una ventata di novità anche nella zona circostante: nuove conoscenze, nuove persone, e aumento della passione per la terra che spinge la voglia di un lavoro diverso. Di qui la necessità di avviare anche una produzione biologica proprio in quel di Caerano.
Per ora si contano un centinaio di piante di peperoncini con una ventina di specie diverse, ma si punta a creare nuove coltivazioni come quella dei pomodori con le loro antiche varietà. “È bello creare dei piatti con i prodotti che arrivano direttamente dal tuo lavoro sulla terra. Vogliamo riproporre la storicità delle nostre terre, che ad oggi è stata forse un po’ dimenticata” conclude Sartori.