L’ISMEA – l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – ha pubblicato il bando finalizzato a favorire l’insediamento di giovani in agricoltura (http://www.ismea.it/primo-insediamento). La scadenza per le domande è il 27 maggio prossimo.
Il bando ha per obiettivo sostenere le operazioni fondiarie riservate ai giovani che si insediano per la prima volta in aziende agricole in qualità di capo azienda, mediante l’erogazione di un contributo in conto interessi .
Le tempistiche per le domande e i requisiti del bando
Le domande possono essere presentate fino alle ore 12 del 27 maggio 2019. Complessivamente il fondo per gli incentivi è di 70 milioni di euro suddivisi in parti uguali sui due lotti territoriali:
- Nord : Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria
- Sud : Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
I giovani agricoltori ammessi hanno diritto ad un contributo in conto interessi nella misura massima attualizzata di 70.000 Euro erogabile per il 60% alla conclusione del periodo di preammortamento e dunque all’avvio dell’ammortamento dell’operazione e per il 40% all’esito della corretta attuazione del piano aziendale allegato alla domanda di partecipazione.
La partecipazione al bando è riservata ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda e che, alla data di presentazione della domanda, risultano in possesso, a pena di esclusione, dei seguenti requisiti:
a. età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti
b. cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione Europea
c. residenza nel territorio della Repubblica Italiana
d. possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, attestate da almeno uno dei seguenti documenti:
- titolo di studio di livello universitario di indirizzo agrario;
- titolo di studio di scuola media superiore in campo agrario;
- esperienza lavorativa, dopo aver assolto l’obbligo scolastico, di almeno due anni in qualità di coadiuvante familiare ovvero di lavoratore agricolo, documentata dall’iscrizione al relativo regime previdenziale;
- attestato di frequenza con profitto ad idonei corsi di formazione professionale.
Qualora il giovane, al momento della presentazione della domanda, non disponga di adeguate capacità e competenze professionali, è ammesso alla partecipazione, a condizione che dichiari di impegnarsi ad acquisire tali capacità e competenze professionali entro 36 mesi dalla data di adozione della determinazione di ammissione alle agevolazioni.
Tale dichiarazione di impegno, da adempiersi a pena di decadenza dal contributo, deve essere formalizzata, a pena di esclusione, nel piano aziendale.