Con la pandemia il consumatore chiede qualità e tracciabilità dei prodotti. Una sfida per aziende e territori di eccellenze agroalimentari: distinguersi sul mercato per fare della crisi una opportunità

La piattaforma web e socialmedia  www.Italiadelbio.it  è un progetto avviato sulla fine del 2019 che a causa degli avvenimenti  dovuti alla pandemia, che di fatto hanno bloccato fiere, mercati e manifestazioni anche sul tema del cibo ““buono, pulito e giusto” è stato “congelato”  nel corso del 2020.

Proprio le conseguenze della pandemia del Covid19, ci hanno fatto ripensare il progetto, che da magazine di notizie, intendiamo trasformare anche in uno strumento gratuito a disposizione dei territori e delle  loro produzioni di qualità,  identitarie, riconoscibili, tracciabili.

Una vetrina per contribuire a sostenere il lavoro della filiera primaria e dei prodotti di trasformazione e delle aziende ad essa collegati che ha un valore, anche economico, ben diverso dai prodotti massificati, di bassa qualità e dalla filiera non rintracciabile.

Lo scenario: attenti e informati sul cibo: il coronavirus ha cambiato il carrello della spesa degli italiani

Secondo i dati rilevati da una recente ricerca di  Demopolis, l’81% degli intervistati dichiara di fidarsi innanzi tutto dei cibi prodotti in Italia, ma anche di quelli regionali e locali (58%).

L’affidabilità dei cibi prodotti in altri Paesi dell’UE viene dichiarata dal 23%. Appena in 2% esprime fiducia verso l’import extra europeo.

E, altro dato molto importante,  il consumatore, sempre più attento alla sicurezza alimentare, si rivela convinto che sia importante acquistare prodotti Made in Italy per sostenere l’economia nazionale in questa fase di emergenza legata al Covid-19: molto per il 73%; abbastanza importante per un ulteriore 15% Anche a seguito delle insicurezze inoculate dalla pandemia, a fronte di u n mercato globale in cui viaggiano i prodotti  e di cui non percepisce elementi che  lo possano rassicurare: il consumatore italiano, pur in tempi di crisi,  riconosce quindi maggiormente il valore della provenienza delle merci. E Se da scala nazionale si riporta  il dato su scala regionale o territoriale è evidente che la fiducia aumenta ancora di più. carrello spesa covid

Altro dato che la pandemia ha prodotto è aver incentivato le aziende di produzione agroalimentare,  esattamente come è accaduto per i ristoratori, a rivolgersi direttamente ai consumatori, sia orizzontalmente, con vendite di prossimità, che attraverso le spedizioni a domicilio, utilizzando lo strumento e le piattaforme di vendite online.

Sono tutte tendenze ed abitudini che possono consolidarsi e dalla crisi far nascere nuove opportunità per chi produce con criteri di qualità e identità. La tracciabilità e la sicurezza del prodotto diventa un elemento fondamentale nella scelta dell’acquisto, anche quando la crisi economica impattata dal Covid, riduce – purtroppo – la capacità di spesa.

Più attenti e informati sul cibo: come il coronavirus ha cambiato la spesa degli italiani

Sempre secondo l’indagine di Demopolis infatti nella scelta degli alimenti per la famiglia il risparmio conta fra le motivazioni d’acquisto dei consumatori: il 65% dichiara di essere influenzato dal costo dei prodotti e dalle promozioni. Ma altrettanto importante è  l’attenzione alla provenienza geografica, pari al 64%, con un trend di continua crescita. Inoltre il gusto, influenza la scelta degli alimenti: il 57% dei consumatori seleziona i prodotti per loro valoro organolettico, ovvero il sapore.

Distinguersi sul mercato e fare della crisi una opportunità

Per far conoscere il vero valore delle produzioni – non solo di quelle strettamente biologiche, dei territori, dobbiamo quindi poter “narrare” il cibo che si produce. Il consumatore deve poter “ascoltare”, “vedere”, “leggere”, “capire” la storia di quella cosa che mangerà, com’è fatto il prodotto, dove è fatto, conoscere  il volto di chi l’ha fatto, la sua storia e comprendere quanta fatica e passione c’è dietro quella produzione.

Deve insomma percepire non solo il gusto ma l’emozione. Occorre allora costruire un sistema che sia percepito come “testimone credibile” di quel che si legge, vede, consuma.

E la tracciabilità certificata del cibo diventa quindi un elemento di estrema importanza, nel rapporto fiduciario fra chi produce e vende e chi acquista.

Cosa offre la piattaforma Italdelbio.it?

Per sostenere i territori e le loro imprese in questa fase mettiamo quindi a disposizione uno spazio vetrina gratuito per presentare i medesimi, i loro prodotti, raccontare case history di rilevanti e/o di successo, storie di persone e aziende, di prodotti di eccellenza.

Con l’aiuto e la collaborazione degli amministratori locali che sono i primi ad essere impegnati in campo per la promozione delle loro imprese, che conoscono gli operatori e possono fare da tramite con i produttori, per favorire la visibilità , ma anche per un rapporto diretto dei consumatori con le aziende.

Inoltre quali partner di  Foodchain spa, azienda italiana leader nella tracciabilità della filiera alimentare attraverso la tecnologia blockchain può offrire questo servizio ai prodotti alimentari dall’origine fino al consumatore finale utilizzando la tecnologia blockchain, con la quale vengono archiviate in modo sicuro informazioni in grado di assicurare  una tracciabilità che copre ogni fase della filiera dalla produzione alla logistica, fino alla distribuzione. Con questa tecnologia l’azienda può scegliere quali informazioni condividere e con chi, tramite un sistema di livelli di privacy personalizzato e  attraverso la piattaforma web e l’app mobile, quindi ha la possibilità di decidere se le informazioni inserite rimangono private,  condivise con alcuni attori della filiera, oppure rese completamente pubbliche.

schema tracciabilità foodchain

Uno schema di tracciabilità foodchain alimentare dal produttore al consumatore