Roma – La Sicilia rappresenta il maggior distretto italiano dei vino bio, su una superficie totale di 98.000 ettari, 30.000 sono quelli certificati bio rappresentati da un 22% di aziende bio, che a conti fatti significa il 34% del biologico in Italia. Si parla di oltre 10 milioni di bottiglie doc Sicilia da agricoltura biologica. In Sicilia, sono molti gli aspetti regolati dal disciplinare, messo a punto da un Comitato Scientifico Indipendente, cui le cantine devono attenersi per ottenere un marchio di sostenibilità da apporre in bottiglia. Le pratiche prese in esame vanno dalla misurazione dei consumi di acqua e dell’impronta carbonica, al controllo del peso della bottiglia, dalla salvaguardia della biodiversità floro-faunistica alla valorizzazione del capitale territoriale, dal risparmio energetico alla salute degli agricoltori e dei consumatori. Ad oggi sono più di 4.600 gli ettari dedicati e 40 milioni di bottiglie prodotte secondo i protocolli riconosciuti. Il modello Italia col suo patrimonio di Biocultura e la sua straordinaria rete di aziende biologiche può indicarne il percorso, mentre la Sicilia apre le porte a un confronto senza limiti rispetto al tema principale del futuro: la sostenibilità dei modelli produttivi, la solidarietà delle economie e la convivialità dei rapporti tra i popoli.