Roma – La voglia d’informarsi sui prodotti a scaffale degli italiani trova conferma nei dati di Doxa relativi alla lettura delle etichette, che vengono consultate con attenzione dal 76% degli intervistati. Al primo posto tra le informazioni ricercate troviamo, a pari merito, la lista degli ingredienti e la composizione da un lato e l’attenzione all’origine delle materie prime, dall’altro: entrambe con una quota del 47%. “La lettura sempre attenta di questo genere d’informazioni – sottolinea Caniglia – viaggia di pari passo, tra l’altro, con l’affermarsi della cultura del free from che, da un lato, rimanda a questioni legate alle intolleranze e alle allergie e, dall’altro, alla verifica di ingredienti considerati genericamente dannosi, come, per esempio, l’olio di palma. Si mantengono a un livello costante, poi, il controllo della data di scadenza, con il 44%, l’interesse per le informazioni nutrizionali con il 36%, così come quelle sul produttore con il 27% e sulle garanzie di sostenibilità ambientale e di rispetto del benessere animale da parte dell’azienda produttrice, con il 26 per cento”.